Obiettivo soggettivo. Arte_fotografica di Roberto Molinari

Una mostra, un libro, una conferenza vogliono svelare al grande pubblico l’attività trentennale di un fotografo d’arte: Roberto Molinari (Gemonio, 1946-2017) che nella sua carriera ha seguito numerosi artisti nazionali e internazionali, nei propri atelier, alle mostre, in cantieri di lavoro sulle Alpi Apuane o nelle storiche fonderie lombarde. La fotografia come documento collettivo. Chi visita la mostra può ripercorrere più di trent’anni di arte varesina e non solo attraverso le figure dei protagonisti.
Al Museo Bodini anche una sezione inedita a sorpresa: le foto private che Molinari ha scattato a Samuele Arcangioli a Sesto Calende dopo che per 72 ore era rimasto isolato al Bottegone per la performance “I muri contro le mani” durante l’evento a Spazio Cesare da Sesto del 2016. Una saletta del museo è dedicata alle stampe di queste immagini segrete che Roberto aveva chiesto a Samuele di tener per un momento speciale. Una brochure dedicata sarà distribuita al pubblico durante la visita.
Al Museo Bodini anche una sezione inedita a sorpresa: le foto private che Molinari ha scattato a Samuele Arcangioli a Sesto Calende dopo che per 72 ore era rimasto isolato al Bottegone per la performance “I muri contro le mani” durante l’evento a Spazio Cesare da Sesto del 2016. Una saletta del museo è dedicata alle stampe di queste immagini segrete che Roberto aveva chiesto a Samuele di tener per un momento speciale. Una brochure dedicata sarà distribuita al pubblico durante la visita.
“Obiettivo soggettivo” è anche un libro in limited edition di TraRari TIPI edizioni, grane formato, 94 pagine a colori.
Le mostre dedicate a Molinari hanno il patrocinio del MIBAC per l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale che si può seguire con l’hashtag #europeforculture.
Senso del progetto
“La visione è l’arte di vedere cose invisibili” e in questo modo Roberto Molinari ha dato al mondo dell’arte e agli artisti la sua personale poetica di ripresa attraverso la fotografia. Attivo da oltre trent’anni in territorio varesino e nazionale, Molinari era passato dalla passione per il disegno a china e matita, che coltivava con grande raffinatezza, a metà anni Ottanta, all’amore per la fotografia d’arte e di reportage poetico, lui stesso stampatore dei suoi indimenticabili bianchi e neri. Veniva chiamato dagli artisti per la sua capacità poetica di documentare il lavoro dell’arte e il suo esito pubblico rispettando la personalità dell’autore, accentuandola naturalmente.
“La visione è l’arte di vedere cose invisibili” e in questo modo Roberto Molinari ha dato al mondo dell’arte e agli artisti la sua personale poetica di ripresa attraverso la fotografia. Attivo da oltre trent’anni in territorio varesino e nazionale, Molinari era passato dalla passione per il disegno a china e matita, che coltivava con grande raffinatezza, a metà anni Ottanta, all’amore per la fotografia d’arte e di reportage poetico, lui stesso stampatore dei suoi indimenticabili bianchi e neri. Veniva chiamato dagli artisti per la sua capacità poetica di documentare il lavoro dell’arte e il suo esito pubblico rispettando la personalità dell’autore, accentuandola naturalmente.
CONFERENZA sabato 22 settembre ore 21.00
Al Museo Bodini si terranno anche incontri prestigiosi come quello con Alinari di Firenze -partner di progetto come il comune di Gemonio- sulla fotografia, la sera del 22 settembre alle ore 21, con partecipazione da Firenze di Rita Scartoni e Muriel Prandato, responsabili Alinari, insieme ai curatori Ferrari e Traini e alla Direttrice del Museo Lara Treppiede.Info: culturalbrokers@gmail.com
Sito: www.robertomolinariphoto.blogspot.it
MIBACT: http://annoeuropeo2018.beniculturali.it/eventi/obiettivo-soggettivo/
Al Museo Bodini si terranno anche incontri prestigiosi come quello con Alinari di Firenze -partner di progetto come il comune di Gemonio- sulla fotografia, la sera del 22 settembre alle ore 21, con partecipazione da Firenze di Rita Scartoni e Muriel Prandato, responsabili Alinari, insieme ai curatori Ferrari e Traini e alla Direttrice del Museo Lara Treppiede.Info: culturalbrokers@gmail.com
Sito: www.robertomolinariphoto.
MIBACT: http://annoeuropeo2018.
Col Patrocinio del MIBACT Anno Europeo del Patrimonio Culturale2018
e in collaborazione con ALINARI Firenze, Comune di Gemonio, Comune di Varese
e in collaborazione con ALINARI Firenze, Comune di Gemonio, Comune di Varese
Inaugurazione sabato 15 settembre ore 18.00
Mostra aperta dal 16 settembre al 7 ottobre 2018
Mostra aperta dal 16 settembre al 7 ottobre 2018
Sabato e domenica 10.30-12.30 / 15.00-18.00
Ingresso libero